giovedì 30 aprile 2009

la pinetina


Qualche settimana fa mi trovai a passare da uno di quei luoghi che fanno parte del tuo passato, della tua vita; uno di quei luoghi che ti hanno visto crescere e che ti porti dentro per tutta la vita.

Con grande dispiacere ho visto che di quel luogo non c'è rimasto più niente; o meglio, quel che si vede in questa foto è solo un vago ricordo di ciò che era quel posto, quello spicchio di verde tra i palazzoni che noi chiamavamo... "La Pinetina".

Un tempo era un piccolo giardino pubblico, non recintato, con tutta la siepe che lo racchiudeva e lo delimitava dalla strada; erba ce n'era poca, più che altro era terra battuta, però c'erano molti più pini, e c'era una sola panchinetta, tutta scassata, senza nemmeno lo schienale.

Però era nostro, o per lo meno noi lo sentivamo come casa nostra. Ci si ritrovava tutti i giorni in quel piccolo fazzoletto di pineta, magari se pioveva ci si andava a riparare al bar Sergio, lì vicino, ma per la maggior parte del tempo si stava lì, a chiacchierare e scherzare in quegli splendidi anni che sono stati la nostra adolescenza.

Tra "pali" e "pacchinaggi" abbiamo trascorso dei bellissimi anni; lì ho dato i miei primi baci e sempre lì ho conosciuto quelli che ancora sono i miei Amici; lì ci ho riso e qualche volta pianto; in quella curva lì, che era il vertice del triangolo ci ho visto più d'uno sdraiarsi in motorino per provare il brivido della piega.

I ricordi si susseguono veloci.... il Pedro che centra col pallone lo specchietto del suo motorino.... il Maranghino che non appena arrivava invece che ciao diceva "ragazzi oggi c'ho mal di testa".... il Ricci che ritrovava sempre il casco infilato nel lampione.... l'Ate che arrivava sempre per ultimo col suo motorino a pile ed il ciuffo bello fonato.... lo zio Ricca che centrò in piena faccia quella lì che manco mi ricordo come si chiamava; e poi ancora... la Sabri e la Daniela allucchettate agli alberi.... l'Innocenti e le sue "bombe".... e lo svizzero che ci voleva denunciare un giorno si e l'altro pure.... la Sabrina che riuscì a beccare in pieno l'unico lampione mentre provava il vespino del Diddo.... il Biagio che si ribaltò col Ciao... il Ciapino col "barrusto alle gingiotto"........

Mamma mia quante ne potrebbero raccontare quegli alberi!

Perchè lo hanno distrutto quel posticino magico??

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