martedì 16 febbraio 2010

da que' ganzi

Era tanto che volevo provare ad andare a mangiare alla Trattoria Osteria Da que' Ganzi, di cui avevo sentito parlare molto bene. Si trova in Via Ghibellina, quasi di fronte a Pinchiorri.
Purtroppo non abbiamo scelto la serata migliore per provarlo visto che ci siamo andati domenica scorsa, giorno di San Valentino, per cui la cena era organizzata con il menù fisso ( a scelta di carne o pesce), a € 35 escluso il vino.
Io e mia moglie abbiamo optato per il menù di pesce, come al solito, e la proposta era la seguente:
Antipasti
Sformatino di branzino e gamberi con pesto leggero
Polpo al vapore con riduzione di aceto balsamico
Primi piatti
Strozzapreti con scampi, carciofi morelli e zafferano
Sfogliatina di salmone alla vodka
Secondi piatti
Saltimbocca d'orata con pancetta e patate
Fritto di gamberi, calamari e zucchine in tempura piccante
Dessert
Tiramisù al mascarpone con fragole
Caffè

Un'accurata carta dei vini, con un ricarico neanche eccessivo, permette di scegliere tra etichette particolari, sicuramente non tra le più note; questo sottolinea senz'altro la competenza della signora Meri, la patron, che è la sommelier del locale (con una curiosa inversione dei ruoli, di solito la donna cucina e l'uomo beve). Io ho scelto un Polena Donnafugata, vino siciliano (secondo me sono i migliori, hanno un aroma e dei sapori inconfondibili e si sposano a meraviglia con un pasto di pesce) molto buono, servito con cestello per mantenerlo fresco al punto giusto.

Il locale è stato ristrutturato in maniera semplice ma gradevole, volte in mattoni a facciavista e ambiente rustico, nel complesso carino.
L'accoglienza nel locale è stata "preparata" per le coppiette: lume di candela, una rosa rossa per la signora e due baci perugina. Purtroppo ci è toccato il tavolo vicino alla porta, che forse sarebbe il caso di dotare di molla per la chiusura automatica, vista l'atavica ignoranza dell'uomo perennemente nato in barca; comunque ho chiesto gentilmente di provvedere ed una delle cameriere stava attenta, tutte le volte che entrava qualcuno, a chiudere la porta.
Il servizio è stato ottimo, veloce (anche troppo), e attento.... ma veniamo alla cena.

Gli antipasti erano molto buoni, lo sformato aveva un gusto delicato e piacevole, il polpo (più classico) si sposava bene con l'aceto balsamico.
Sui primi siamo rimasti entrambi un pochino più delusi; gli strozzapreti non erano male ma io non sono un grande amante dei carciofi, per cui ne avrei fatto anche a meno (la fregatura del menù senza alternativa); la sfogliatina, praticamente una crepes, era molto piena di salmone e sopra c'era una passata, credo di besciamella, alla vodka che risultava un po' amarognola.
I saltimbocca erano molto buoni, un letto di patate tagliate a dischetto, con sopra un filetto di orata ed una fettina di pancetta, semplice ma gustoso.
Il fritto lo avevo sentito rammentare come piatto forte ma mi è risultato un po' pesante. La tempura era eccessiva (anche se il piccantino ci stava bene) ed i gamberi non erano sgusciati, ed essendo grandi si sentiva la buccia; a me non da troppo fastidio, io non li sguscio mai perché mi fa fatica, ma mia moglie li sgusciava per cui doveva togliergli anche la doratura.
Io non sono un grande esperto e ci ponevamo il quesito cercando di ricordare altre fritture mangiate.... ma i gamberi si sgusciano prima di friggerli?
Il dolce è arrivato immediatamente dopo il secondo, fin troppo presto; non ci hanno dato neanche il tempo di rilassarci un attimo e, dopo una cena tutto sommato piuttosto abbondante, un pochino più di respiro tra un piatto e l'altro non ci sarebbe stato male.

Il giudizio complessivo è buono ma mi riservo di provarlo in un occasione meno stereotipata