mercoledì 25 febbraio 2009

boccon divino

Salendo la strada che va alla Consuma, in località Le Palaie, si trova questo ristorante che io ho provato per festeggiare il San Valentino con la mia dolce metà.
Me ne aveva parlato molto bene un collega che era rimasto piacevolmente impressionato dall'abbondanza dei primi di pesce e dalla qualità dei dolci.
L'ambiente è piuttosto normale, con una salettina piccola interna, ed una veranda grande che sicuramente fa più effetto d'estate, con la vista sulla valle dell'Arno.

Data la ricorrenza, avevano preparato, oltre al menù alla carta, un menù fisso a 35 € a persona (che abbiamo scelto), così composto:
  • antipasto misto mare con svariati piatti tra cui un'abbondante impepata di cozze ed uno sformatino ricotta e gamberetti davvero delicato;
  • ravioli cuore e amore: due tipi di ravioli, uno classico con la ricotta, ed uno ripieno di pesce, conditi con un sughetto di pomodoro fresco;
  • orata al forno e spiedini misti con contorno di patate al forno;
  • dolce della casa
  • acqua e vino.
Il pesce è buono e ben cucinato, l'unico appunto che posso fare è sulle quantità, sia il primo che il secondo erano scarsini; i ravioli contati (al massimo 10) e l'orata, per due, era veramente piccola, seppur buona. Molto buoni invece gli spiedini, con tranci di pesce e gamberoni. Ottimo il dolce al cioccolato e pere.

Purtroppo il vino in abbinamento era un bianco frizzantino veramente dozzinale. A parte il fatto che a me non piace il vino frizzante, questo mi sembrava proprio inadatto alla cena.
Tutto sommato è un buon posto, sicuramente ci voglio tornare in una serata normale e provare il menù alla carta, soprattutto le linguine allo scoglio di cui mi parlava il mio amico.

A proposito, fanno anche delle serate a tema, con menù fisso, per info vedere il sito.

venerdì 20 febbraio 2009

cent'anni di futurismo

Correva il 1909 quando Filippo Tommaso Marinetti firmò il primo Manifesto del Futurismo, che intendeva proporre un cambiamento nello stile e nel costume di un'Italia che considerava indietro, rispetto al resto d'Europa.

Non era certo un periodo scarno di avvenimenti, tra la nascita della Fiat e quella del socialismo, ma il futurismo volle porre l'accento  su una nuova libertà di invenzione, soprattutto in campo artistico.

A Firenze il ritrovo degli artisti era in piazza della Repubblica (allora Piazza Vittorio Emanuele), alle Giubbe Rosse, ma fu al Teatro Verdi che i fiorentini ebbero un primo assaggio di spettacolo futurista, che fu accolto non proprio bene dalla borghesia dell'epoca.

Anche in cucina i futuristi vollero dir la loro ed iniziarono una crociata contro la pastasciutta, definita "assurda religione gastronomica italiana", ed in favore di una cucina più rivoluzionaria; in pratica, tutto ciò che era legato alla tradizione italiana doveva essere assolutamente bandito dalle nostre tavole, per far posto ad audaci abbinamenti come la frutta con il pesce, o la crema nel risotto, che oggi fanno sorridere, ma anche al pesce crudo o alla carne di struzzo che molti anni dopo sarebbero entrate a far parte della nostra alimentazione.

Per celebrare il centenario del Futurismo ci sono alcune iniziative: dal 18 aprile al 31 maggio, alla Basilica di S. Alessandro a Fiesole c'è la mostra "Primo Conti. Capolavori del Futurismo e dintorni"; dal 14 maggio al 15 giugno al Gabinetto Viesseux la mostra "Bruciamo le biblioteche... Il libro futurista nelle collezioni fiorentine"; il 15 e 16 maggio a Palazzo Medici-Riccardi invece si terrà il convegno "Firenze futurista 1909-1920".
Ecco le parole con cui, il 20 febbraio 1909, fu fondato a Parigi il Futurismo.

Manifesto del futurismo
"Le Figarò" 20 Febbraio 1909 
1-Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. 
2-Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3-La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità.
5-Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6-Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7-Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.
8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli!  poichè abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
9-Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore.
10-Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.
11-Noi canteremo  le locomotive dall'ampio petto,  il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo.