giovedì 28 gennaio 2010

pecore 2.0

Oggi ho letto sul blog di Claudio Messora questo bell'articolo che dovrebbe far riflettere chiunque abbia il tempo e la voglia di leggerlo; io lo consiglio.



La pecora 2.0
di byoblu | del pubblicato il 26/01/2010

Tieniti aggiornato su : http://www.byoblu.com


mercoledì 27 gennaio 2010

giornata della memoria

"La loro vita è breve e il loro numero sterminato; sono loro i sommersi; loro la massa anonima, continuamente rinnovata e sempre identica, dei non-uomini che marciano e faticano in silenzio, spenta in loro la scintilla divina, già troppo vuoti per soffrire veramente. Si esita a chiamarli vivi: si esita a chiamar morte la loro morte, davanti a cui essi non temono perché sono troppo stanchi per comprenderla."
Primo Levi, Se questo è un uomo


Queste parole, tratte dal libro di Primo Levi, sono così significative ed intense da essere attuali anche a distanza di decine di anni.
Una volta raccontavano l'immane tragedia vissuta da milioni di persone, uomini e donne, che qualcuno aveva deciso che non erano degni di vivere.
Oggi ci raccontano di migliaia e migliaia di disperati che scappano dalle loro terre per cercare un futuro migliore.
Non dimenticare ieri vuol dire anche e soprattutto vedere e comprendere l'oggi.

lunedì 25 gennaio 2010

la grotta del funaro

Venerdì scorso, per festeggiare il mio anniversario di matrimonio, sono andato ad Orvieto e la sera a cena, abbiamo festeggiato al Ristorante Le grotte del funaro.

Si tratta di un locale molto caratterstico e suggestivo, tutto ricavato in antiche grotte scavate nel tufo, che un tempo ospitava una bottega, quella del funaro appunto (colui che faceva le funi), in cui un attento restauro ha permesso di ricavare un bel locale, molto intimo e molto particolare.

Servizio ottimo e menù che, sulla carta, si presenta molto stuzzicante; comprende sia carne che pesce anche se la prevalenza è ovviamente sulle prime.
Iniziamo con due antipasti molto particolari: tortino di farro e porcini su crema di pecorino, e medaglioni di parmigiano con carpaccio di chianina e rucola. Gustoso e delicato il tortino, molto saporito il secondo; in particolare il carpaccio di chianina mi è piaciuto veramente, la carne era così morbida e l'abbinamento col parmigiano talmente gradevole da farmi tornare l'acquolina in bocca anche adesso che lo scrivo.
Per primo abbiamo assaggiato gli ombrichelli del funaro; si tratta di una pasta tipica fatta in casa, solo acqua e farina, tipo uno spaghetto grosso, condita con una salsa fatta con pomodoro, funghi e salsiccia mi pare, molto saporita, forse anche troppo, comunque buona.
Come piatto forte abbiamo ordinato filetto di chianina al tartufo e coniglio ripieno, entrambi veramente eccellenti. Il filetto era così tenero che si scioglieva in bocca, con il tartufo fresco a scagliettine sopra ed una salsina sempre al tartufo; il coniglio, ripieno con un mix di patate, fegato e non so cos'altro, era molto buono e saporito.
Il dolce l'ho preso solo io, sfondato come sempre... ho scelto una bavarese con scorze d'arancia e crema al gran marnier... squisito!!
Il tutto lo abbiamo mangiato accompagnato da un buon vino locale.

Abbiamo speso 76 € in tutto (con un 10% di sconto perché raccomandati dall'hotel dove dormivamo), che non mi pare una cifra esagerata, in considerazione della qualità del cibo e del servizio offerto.
L'unica pecca è che avevo chiesto delle verdure grigliate di contorno che non mi sono arrivate, ma io non le ho neanche sollecitate visto che ero già pienamente soddisfatto.

Comunque se siete in zona vale la pena provarlo, noi siamo stati molto bene

Avatar

Sono stato venerdì a vederlo. Una sola parola...

FAN-TA-STI-CO

Qualsiasi altro aggettivo non renderebbe bene l'idea. Raramente mi sono trovato alla fine di un film con la sensazione di aver visto qualcosa di indimenticabile, perché innovativo, coinvolgente ed appassionante.
Il nuovo film di James Cameron rappresenta sicuramente una svolta nel modo di fare cinema da un punto di vista tecnologico ma non solo; è l'attenzione al particolare, la cura del dettaglio nella ricostruzione di un mondo immaginario, il messaggio social-religioso che ci viene proposto, che ne fanno un film unico
Certamente la storia non riserva particolari colpi di scena, forse è fin troppo scontata nella sua evoluzione, ma ha una capacità di tenere lo spettatore incollato al video, forse anche per merito del tridimensionale che ti proietta quasi all'interno del film, che poche volte mi è capitato di provare, un coinvolgimento totale.
Metto il link al trailer, che tutti avranno ormai già visto, più che altro per rivedere alcune scene del film.
Buona visione a tutti.... io vi vedo!!

domenica 24 gennaio 2010

orvieto

L'altro ieri era il mio anniversario di matrimonio.... Tanti auguri!!!
Cinque anni, nozze di seta.... dicono....

Per festeggiare, io e mia moglie, ci siamo presi un giorno di ferie, vere ferie; quindi niente lavoro e niente bambina, e saimo andati a fare una girata ad Orvieto
Erano anni che si diceva di andarci, tutte le volte che ci si passava in autostrada e si vedeva lassù, appollaiata sulla rupe, si diceva... quando si va a vederla??

Così l'altro ieri abbiamo deciso e, dopo una rapida ricerca, abbiamo prenotato una camera all'Hotel Palazzo Piccolomini (approfittando anche di una promozione con sconto del 30% sulle tariffe). Siamo arrivati in mattinata e all'hotel ci hanno accolto con molta gentilezza, il personale si è premurato di telefonarci per spiegarci la strada per arrivare (in effetti muoversi in macchina per Orvieto è complicato), e poi si è preoccupato di portare la macchina al parcheggio riservato.

Apro una piccola parentesi in merito perché sul sito dell'hotel non ne fanno menzione; il parcheggio è privato e riservato ma è costato 10 € per un giorno.

Comunque l'accoglienza ci ha piacevolmente sorpreso. La camera era molto carina. Niente di eccezionale, un arredo austero probabilmente in armonia con la storia del palazzo, che fu fatto costruire dalla famiglia papale dei Piccolomini alla fine del XVI secolo, ma ben curato; insomma, pochi fronzoli ma molta attenzione, d'altronde sempre di un 4 stelle si tratta.

Abbiamo quindi fatto un giro per la città, purtroppo il freddo era molto pungente e non ci ha permesso di stare troppo in giro. Partendo da Piazza della Repubblica, cuore del centro storico, dove si possono ammirare la Chiesa di S. Andrea col suo campanile a pianta ottagonale ed il Palazzo Municipale, ci siamo mossi lungo Corso Cavour, la via principale, per poi deviare verso Piazza del Popolo, con l'omonimo palazzo; poi abbiamo puntato dritti verso l'attrazione principale della città: il Duomo.

E' sicuramente il simbolo di Orvieto e merita una visita attenta anche all'interno. Non mi starò a dilungare troppo sulle descrizioni architettoniche e delle opere che si trovano al suo interno, per quello c'è wikipedia, ma posso dire senza ombra di dubbio che ci troviamo davanti ad uno dei migliori esempi di quell'architettura gotica che, in epoca rinascimentale, ha riempito di arte il nostro paese.

Poi, sfidando il vento gelido, abbiamo percorso tutta la strada che scende fino alla rocca, pensando di andare a vedere il pozzo di San Patrizio.... enorme delusione... è a pagamento!! Vogliono 4,50 € per scendere un pacco di scalini e vedere praticamente il nulla, almeno immagino, visto che non ci siamo entrati.

Tornando indietro ci siamo fermati a pranzo al Ristorante Antico Bucchero, un buon ristorante dove abbiamo mangiato discretamente. Abbiamo preso ovviamente delle buone tagliatelle al tartufo (con grattugiata di tartufo fresco sopra veramente notevole) ed un misto di affettati di selvaggina dove c'erano lonzino di cinghiale e prosciutto di cervo, molto buoni e saporiti.
Dopo mangiato volevamo andare a vedere la città sotterranea ma purtroppo era chiusa, fino al 2 febbraio, pare che tutti gli anni chiuda in questo periodo, peccato!!

Dopo riposino riscaldante in albergo siamo usciti per fare un giretto di shopping ma, dato il freddo abbiamo deciso di infilarci al cinema a vedere Avatar (ne parlo qui), per chi non lo avesse ancora visto, andateci di corsa!!

A cena abbiamo approfittato di una convenzione tra l'hotel ed il Ristorante La grotta del funaro e siamo rimasti molto soddisfatti (la descrizione accurata della cena la trovate qui).

La giornata successiva, ieri, dopo aver goduto di una abbondante e ottima prima colazione in albergo, volevamo proseguire a gironzolare ma era davvero troppo freddo per stare fuori, quindi ci siamo diretti all'outlet Valdichiana a shoppingare un po' con i saldi... anche questo è un piacere che capita di rado, soprattutto di questi tempi.

giovedì 21 gennaio 2010

fotovoltaico... si, no, forse....

Da qualche mese mi frullava in testa l'idea di installare un impianto fotovoltaico a casa nostra. A dir la verità l'idea era venuta a mio babbo che, come sempre, una ne fa e cento ne pensa.

Così mi sono attivato ed ho cominciato ad informarmi scoprendo tutto un mondo poco reclamizzato, e non si capisce bene perchè (o meglio, lo si capisce benissimo il motivo); per esempio mi immagino che poche persone, al di fuori degli operatori di settore, sappiano che è stato istituito un ente, chiamato GSE (Gestore Servizi Energetici) che "acquista" ad un prezzo fisso, per venti anni, l'energia che tu produci, riconoscendoti quindi un incentivo che di fatto va a ripagare, nel giro di una decina di anni, il costo dell'intero impianto; non solo, ma l'energia che tu produci, oltre ad esserti pagata, la puoi usare, gratis, per la normale fornitura domestica, quindi azzeri anche il costo della bolletta, che vuol dire risparmiare qualche centinaio di euro l'anno.
Per questi motivi ci siamo pian piano resi conto che l'investimento era fattibile, senza un esborso economico rilevante ma anzi, alla lunga c'era pure il modo di guadagnarci.
Abbiamo preso contatti con varie ditte che realizzano impianti, ci siamo fatti fare preventivi di spesa e da tutti ricevevamo assicurazione che il Comune non pone particolari veti alla realizzazione degli impianti in quanto, a tutti i livelli istituzionali, dalla Regione fino agli Enti locali più piccoli, si incentiva l'uso di fonti energetiche rinnovabili.

E qui apro una parentesi.

Io vivo all'Antella, in una ex casa colonica situata in prossimità dell'autostrada. La zona è vincolata ai sensi dell'art. 136 lett. d) del D.Lgs. 42/04, in pratica il vecchio vincolo paesaggistico; questo comporta che qualunque autorizzazione o permesso per fare modifiche esterne all'edificio deve avere il nulla osta della Sovrintendenza. Per questo noi chiedevamo a tutte le ditte interpellate assicurazioni in merito.

Insomma, ed è storia di pochi giorni fa, eravamo pronti per affidare l'incarico ad una di queste ditte, ed avviare tutte le pratiche necessarie. Senonché abbiamo avuto lo scrupolo di telefonare all'ufficio tecnico comunale per verificare che non ci fossero brutte sorprese ad attenderci al varco. E come volevasi dimostrare, la brutta sorpresa ci è piombata addosso immediatamente....
"ci dispiace ma nelle zone con il vincolo paesaggistico è esclusa per legge la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici a terra".
Increduli abbiamo chiesto quali fossero gli estremi di legge e ci è stato risposto che è in fase di approvazione, da parte della Regione Toscana, il Piano paesaggistico a corredo del PIT (Piano di indirizzo territoriale).
Non ci potevo credere, la regione, che tanto si fa bella con documenti che incentivano l'uso di fonti di energia rinnovabile, pone un paletto così grosso su una fetta di territorio consistente che ricade neli vincoli paesaggistico?

Come sempre mi sono documentato ed ho scoperto una cosa davvero esilarante: il vincolo paesaggistico riferito alla zona dove c'è casa mia, risale ad un decreto ministeriale del 1967 che istituisce nella "fascia di territorio laterale dell'autostrada del sole sita nel territorio comunale di ... Bagno a Ripoli" il suddetto vincolo, con la motivaione che "la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché, per le più varie formazioni orografiche, agrarie e forestali, unite a ricordi storici, alle espressioni architettoniche dei secoli passati che lasciarono nelle costruzioni ... documenti insostituibili della nostra vita nazionale, forma una serie di quadri naturali di compiuta bellezza godibili dall'intero percorso dell'Autostrada del Sole che l'attraversa".
In poche parole, non solo siamo costretti a subire l'autostrada come uno sfregio al paesaggio (come si può ben vedere dalla foto scatta dalla mia finestra), ma addirittura la stessa viene assimilata ad una strada panoramica che ti permette di ammirare il paesaggio circostante!!
Ma stiamo scherzando?
E' vero che negli anni sessanta forse era così, dato l'esiguo numero di veicoli che vi transitavano e la bassa velocità che potevano raggiungere le varie 500, 600 o 750 della Fiat; ma oggi? che senso ha mantenere un vincolo lungo l'autostrada dove ormai si sfreccia a 150 km/h?
Forse, visto la facilità di incolonnamenti, è più il tempo nel quale si viaggia a passo d'uomo e quindi si ha tempo di vedere il paesaggio, piuttosto che quello in cui si viaggia regolari; e poi, che senso ha mantenere i vincoli e, nello stesso tempo, costruire barriere anti-rumore ormai lungo quasi tutto il nastro autostradale?

Questi sono i misteri e i paradossi del nostro bel paese...
questa è l'Italia!

Insomma, se siete intenzionati a fare un impianto fotovoltaico, solare o anche eolico controllate prima di tutto di non ricadere in zone sottoposte a vincolo, altrimenti non cominciate nemmeno a pensarci.

N.B. Il Piano paesaggistico è ancora in fase di approvazione, hai visto mai che qualcuno non abbia la buona idea di fare una piccola modifica alle "strategie per il controllo delle trasformazioni".
Vedremo.

giovedì 14 gennaio 2010

Lin Zo Min

Ieri sera ho acceso la tv su Rai 1 verso le 20,30 per vedere la partita di coppa Italia e invece ho avuto la (s)fortuna di imbattermi nella faccia del direttore del tg1 Minzolini proprio nel bel mezzo di quello che lui chiama "editoriale".
Non sono solito guardare i tg alla televisione perchè ormai sono così deprimenti e poco credibili che preferisco evitarli, ma ormai ero lì ed ho voluto ascoltare, per la curiosità di vedere fino a dove può spingersi la faccia tosta di una persona.
Per chi non avesse avuto la mia stessa fortuna riassumo brevemente il contenuto del brillante discorsetto: Craxi è stato un grande statista, persona di alto lignaggio al pari di Papa Giovanni Paolo II (sig!) o Reagan, "costretto" all'esilio da magistrati politicizzati che hanno usato un'inchiesta come Mani pulite (che lui dice non abbia prodotto alcun risultato reale), per rovesciare il buon governo dell'Italia e gettare fango su una classe politica e dirigente che tanto bene aveva fatto fino ad allora.
Siccome sono abbastanza impreciso nella ricostruzione, metto anche il video per riascoltare le sue belle parole



ogni commento mi pare superfluo ma un urlo mi nasce dal profondo.....

MACCHECIPIGLIPERILCULOOOOOOOOO!!!!!!!

Questo soggetto pretende di leggere una vicenda con gli occhi della storia, omettendo di dire che il suddetto Craxi è stato CONDANNATO da un giudice, e non da un pm (perchè il riferimento a Di Pietro quando dice "magistrati scesi nell'agone politico" è abbastanza chiaro) e che sempre il suddetto personaggio non fu l'unico "mandato alla ghigliottina" ma fu senz'altro l'unico che fuggì all'estero, diventando a tutti gli effetti un latitante che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita da nababbo, in una villa da sceicco che non corrisponde certo ad una ghigliottina.

Trovo tutto ciò scandaloso; che un direttore di tg, per di più del tg1, che dovrebbe fornire un servizio pubblico a tutti noi abbonati e pagatori del canone, usi la televisione per diffondere una sua opinione personale (ma sarà davvero la sua opinione personale?), spacciandola per verità illuminante, è devastante per l'informazione, per di più se tale opinione rovescia di fatto la verità e sovverte il sentore comune su un periodo che ha aperto gli occhi e tolto il velo ad un malcostume che perdurava da decenni e che, purtroppo, è ricominciato come e più di prima.

D'altra parte, la domanda sorge spontanea.... ma chi ce l'ha messo?

E la risposta chiarisce tutto!!

lunedì 4 gennaio 2010

io & marilyn - parte seconda

BUON ANNO A TUTTI QUANTI

Per iniziare bene l'anno sono andato a vedere il film di Leonardo Pieraccioni, "Io & Marilyn". Avevo la curiosità di vederlo per due motivi: il primo è che a me Pieraccioni fa ridere, per cui un nuovo suo film lo vedo sempre volentieri; il secondo è che alcune scene le hanno girate proprio davanti a dove lavoro io. Infatti, i soliti tre lettori che leggono questo blog, si ricorderanno che l'estate scorsa avevo scritto un post in cui dicevo di aver assistito a questo "evento", in quanto la bottega del cannolo gioioso l'avevano approntata proprio in via San Gallo, di fronte al palazzo del Genio Civile (che infatti si intravede in alcune riprese). Per questo ero curioso di vedere le scene a cui avevo assistito in prima persone come risultavano dopo tutto il lavoro di montaggio e taglio.

Comunque il film è carino, fa ridere "alla Pieraccioni", nel senso che il marchio di fabbrica è inconfondibile; ci sono gag che strappano la risata, una contrapposizione Firenze-Napoli con la bella partecipazione di Biagio Izzo e poi.... il Ceccherini che muove la testa per tirare su il ciuffo biondo fa schiantare!!
Io lo consiglio per passare una serata divertente e spensierata, non uscirete certo dal cinema con la sensazione di aver capito tutto della vita, però neanche con il rimpianto di aver buttato via i soldi.

Ecco il trailer