lunedì 19 luglio 2010

io speriamo che me la cavo

L'unico titolo che mi viene in mente per raccontare le piccole disavventure che si devono affrontare quando ci si muove nel mare magnum della sanità.... io speriamo che me la cavo!!!!

Andiamo con ordine.
Mercoledì scorso mia moglie cade di bicicletta e si fa male al polso destro; siamo al mare, a Marina di Bibbona, per cui andiamo al pronto soccorso dell'ospedale di Cecina: coda, lastra, polso rotto, gesso, 35 giorni di prognosi.
Tutto più o meno tranquillo, a parte il dolore e l'incazzatura per la vacanza rovinata. Nota di merito per le inferimiere ed i dottori dell'ospedale, tutti molto carini e gentili.

Ci viene prescritto di fissare una visita di controllo con radiografia per la settimana successiva, per vedere se tutto procede bene e noi, dovendo rientrare a Firenze domenica, cioé ieri, dobbiamo organizzarci per fissare la visita a Firenze.

Giovedì mattina comincia l'odissea.
Cerchiamo il numero del CUP che, per chi non lo sapesse, vuol dire Centro Unico Prenotazioni; numero verde, compongo, attendo e.... la chiamata non può essere inoltrata perchè proviene fuori dalla zona di competenza. Questo vuol dire che se uno si trova momentaneamente lontano dalla sua città non può prenotra enessuna visita tramite il CUP... e vabbè, che vuoi che sia, tanto ce l'avrete un parente, un amico, un conoscente che può farvi il favore!!!!
Detto fatto, diamo incarico alla cognata di telefonare e dopo un paio di minuti ci richiama per confermare l'avvenuta prenotazione...... seeee.... magari!!! Dopo un paio di minuti ci richiama per dirci che il CUP non prenota questo tipo di visite urgenti, che seguono una procedura per proprio conto, e dobbiamo rivolgerci direttamente alla struttura presso cui vogliamo recarci. Ma allora perché lo chiamano Centro "Unico" Prenotazioni??? Lo dovrebbero chiamare CQUP.... centro QUASI unico prenotazioni!!!!

Comunque, visto che siamo a Firenze optiamo per il CTO, struttura considerata di eccellenza e quindi le mani migliori presso cui possiamo metterci; c'è stato pure Valentino!!!!
Si cerca il numero dle CTO e si chiama.... ovviamente con questo caldo trovare una persona che sappia di cosa si parla è un'impresa, comunque, dopo vari passaggi di interno parliamo con un addetto che gentilmente ci spiega che questo tipo di controllo, essendo partito da una ASL, deve proseguire con un'altra ASL (mentre il CTO è un'azienda ospedaliera, almento credo di aver capito così) e le uniche a Firenze che fanno visita ortopedica sono Torregalli e S. Maria Nuova.
E vai alla ricerca dei numeri di telefono dei due ospedali.... (da notare che essendo in una casa in affitto eravamo sprovvisti sia di elenco telefonico che di connessione internet, per cui tutte queste ricerche di numeri telefonici le facevamo via cellulare con la solita cognata di prima).

Si chiama Torregalli e si spiega la situazione ma loro ci forniscono una risposta piuttosto sconcertante: le prenotazioni si posso effettuare solo recandoci di persona presso il loro sportello con l'impegnativa.... hai voglia a spiegargli che la cosa ci resta piuttosto complicata, trovandoci noi a più di cento chilometri di distanza, in quel momento.... la zelante impegata non sente ragioni, o così o così.

Con la testa già a pensare a come poter fare ad andare di persona a prenotare una visita, e lasciare la moglie con il braccio ingessato e la figlia di tre anni al mare, senza farsi montare un'incazzatura bestiale, chiamiamo con un briciolo di speranza l'altro ospedale che ci avevano segnalato, S. Maria Nuova, e finalmente......
Dopo oltre un'ora di telefonate e chiacchiere riusciamo a fissare questa benedetta visita ortopedica.

Benvenuti nel mondo reale..... perché, a chiacchiere, ci raccontano di come tutto funziona meravigliosamente bene!!!

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